IL SAPORE DELLA MASCHERA
Credo di averlo scritto nelle poche note della pagina “about“: il mio perché, la ragione che mi ha sempre spinto a portare l’occhio nel mirino della fotocamera, è semplicemente la curiosità.
Curiosità verso un’umana natura capace di essere sempre straordinaria e sorprendente, anche nelle sue rappresentazioni e consuetudini più ordinarie.
Che tutto è maschera, finzione, teatro del quotidiano. Ma un pensatore ha detto “La maschera che portiamo è la cosa più vera che abbiamo”. E aveva più di una ragione forse.
Non mi interessa la fotografia street: a volte è quello, a dire cose. Altre è semplicemente un muro, su cui qualcuno ha scritto. E ha fatto la sua, la nostra storia. Indossando e soprattutto lasciando in eredità la sua maschera.
La strada, la città. L’umana natura a volte esplicita, palese, altre ancor più presente nel suo esserci semplicemente attraverso tracce, senza esigenze di concettuale. Tracce che parlano, ancora, di quelle maschere.
Che sono un tocco. Tutto umano. Forse il più umano.